Bigodini per capelli: come si usano e come sceglierli

Accessori (seppur estremamente utili) dal sapore un pò vintage, i bigodini sono certamente entrati nella cultura pop. Non è difficile vedere video musicali in cui le artiste indossano i bigodini, così come avviene nei backstage delle sfilate di alta moda.

Benché non più comunissimi nelle case delle donne, questi strumenti dal funzionamento molto semplice, vengono però adoperati dai professionisti che vi si affidano per:

  • Ottenere l’acconciatura desiderata, difficile da raggiungere affidandosi solo a phon e spazzola.

Si trovano in commercio bigodini professionali per diverse esigenze e non si trovano più solamente i bigodini tradizionali come rulli di silicone o di plastica. Ci sono strumenti altamente tecnologici, che possono semplificare il lavoro del parrucchiere e rendere l’utilizzo molto più facile anche a livello domestico.

Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere su uno degli accessori per capelli più bistrattati. Ancora oggi svolgono un ruolo di fondamentale importanza per ottenere l’acconciatura desiderata.

Bigodini per capelli

A cosa servono i bigodini per capelli

I bigodini per capelli sono a tutti gli effetti dei cilindri, spesso fatti in silicone o in plastica, che presentano un diametro molto variabile, in base:

  • All’acconciatura
  • E al tipo di applicazione desiderata.

Il loro scopo è molto semplice ed intuitivo. Servono per rendere i capelli ricci o mossidonando un effetto che non può essere ottenuto utilizzando solamente il phon e la spazzola.

La tecnica di applicazione dei bigodini, unitamente alle loro caratteristiche, contribuiscono a perfezionare l’acconciatura, ottenendo il risultato desiderato in pochi semplici passaggi.

Ovviamente, il diverso diametro in cui sono disponibili i bigodini consente ai professionisti di ottenere un riccio più o meno definito. Maggiore è il diametro dello strumento, più l’acconciatura tenderà all’effetto mosso piuttosto che alla definizione di un riccio.

Come scegliere i bigodini per capelli

I criteri per scegliere i bigodini più adatti al caso proprio sono diversi, e come già visto dipendono strettamente dal risultato desiderato.

Un elemento di primaria importanza nella scelta dei bigodini è il diametro che questi hanno. Al crescere del diametro, infatti, si tende a ottenere un’acconciatura più mossa, e viceversa.

Dunque, chi ha i capelli lisci e desidera provare per un giorno l’ebrezza di portarli ricci, può certamente fare affidamento su bigodini dal diametro molto stretto.

Al contrario, se l’effetto desiderato è quello delle onde come al mare, è possibile fare affidamento su bigodini dal diametro più largo.

La dimensione del bigodino è solo la sua caratteristica più evidente (e intuitiva). E’ bene sapere che il mercato è ampio, in quanto i vari modelli cambiano anche per materiale e per la presenza di alcune particolarità.

Materiali indicati

Uno dei materiali più indicati per i bigodini, ad esempio, è l’accoppiata velluto ceramica. Grazie a questo duo di materiali, infatti, i bigodini tendono a funzionare bene per arricciare i capelli lisci, senza tuttavia danneggiarli o irritare il cuoio capelluto.

Il prezzo dei bigodini di velluto ceramica è più elevato della controparte entry-level. Se non si dispone di un budget troppo ampio, è possibile comunque fare affidamento ad alternative altrettanto valide, fatte di materiali sintetici termoresistenti.

Anche il velcro è un materiale piuttosto diffuso per i bigodini, in quanto è a tenuta “automatica” e non richiede l’utilizzo di forcine. In fase di rimozione, potrebbero lasciare dei segni poco carini.

Un’altra peculiarità dei bigodini di nuova generazione è la possibilità di essere preriscaldati, in modo da fissare ancora meglio l’ondulazione sul capello.

I modelli più avanzati riescono anche ad assorbire il calore e a rilasciarlo in maniera graduale, studiati per:

  • Massimizzare la tenuta del capello.
  • Conservare l’effetto desiderato a lungo.

Naturalmente, l’intero processo è studiato non solo per ottenere il risultato desiderato, ma anche per preservare la qualità del capello e non danneggiare il cuoio capelluto.

Un’altra caratteristica di bigodini moderni è la presenza delle setole, come per una spazzola. I bigodini costruiti in questo modo, in particolare, servono per trattare i capelli ribelli, donando loro un effetto gradevole e ordinato:

  • Tipico di acconciature richieste in occasioni importanti come il matrimonio.

Come si usano i bigodini per capelli

Nonostante l’utilità dei vari tipi di bigodini e la loro diffusione, c’è chi utilizza il ferro arricciacapelli per avere lo stesso risultato. C’è parecchia confusione sulla corretta modalità di utilizzo e, ancor di più, sulla tecnica da adoperare per rimuoverli.

Innanzitutto, è bene chiarire che i bigodini vanno applicati sui capelli bagnati, solo leggermente tamponati per ridurre l’acqua in eccesso. Qualora si desideri applicare i bigodini senza prima fare lo shampoo, è sufficiente inumidire il capello con uno spruzzino.

A questo punto, per applicare il bigodino è sufficiente:

  • Dividere la chioma in (molte) ciocche.
  • Poggiare il bigodino alla base del cuoio capelluto.
  • Avvolgervi i capelli umidi.
  • Distribuendoli su tutta la superficie del bigodino.

A tal proposito, si consiglia di evitare di ammassare tutti i capelli in un punto.

Se i bigodini sono autoriscaldanti, è bene lasciarli svolgere il loro lavoro. In caso contrario, è necessario tenerli in posa per un po’ di tempo, poi fissare l’acconciatura con il calore di un casco asciugacapelli di alta qualità.

Dopo averli asciugati, si sconsiglia di rimuovere i bigodini. Infatti, è necessario tenerli in posa per un tempo variabile che va dalle 2/3 ore fino a tutta la notte. Il tempo di posa serve per ottenere un risultato ancor più definito.

Infine, per rimuovere i bigodini è sufficiente sfilarli ad uno ad uno. Per fissare ulteriormente l’acconciatura, si consiglia di utilizzare una lacca per capelli che dia un risultato eccellente.

Quali sono i migliori bigodini

Scegliere i migliori bigodini è un’impresa ardua. Come già detto, la situazione sul mercato è notevolmente cambiata rispetto a qualche anno fa. La scelta era limitata e l’unico elemento da giudicare in termini di qualità era il materiale.

Oggi, con l’avvento di bigodini tecnologici, bigodini “magici” e con l’utilizzo di diversi materiali, l’offerta è ben più ampia.

Questo perché l’adeguatezza di un particolare bigodino rispetto a un altro dipende fortemente dall’utilizzo che se ne deve fare. I bigodini autoriscaldanti sono migliori di quelli tradizionali, in quanto più versatili e adatti a più situazioni.

Tuttavia, il consiglio fondamentale è quello di scegliere il modello e il materiale che meglio si addicono al risultato atteso e alla qualità del capello da trattare. Solo in questo modo, infatti, si può avere la certezza di aver fatto l’acquisto migliore.

Autore Federica Rossi

Mi chiamo Federica è il mio ruolo in azienda è Responsabile Commerciale. Sono una persona solare e dinamica, Sempre pronta ad affrontare nuove sfide e mi impegno al massimo per garantire la soddisfazione dei nostri clienti e offrire un servizio di qualità. Il mio amore per il lavoro è alimentato dalla possibilità di mettermi costantemente in gioco e collaborare con un team fantastico.

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