Onicotecnica è un vocabolo che indica i metodi utilizzati per la ricostruzione delle unghie non soltanto per finalità estetiche, ma anche curative, nel caso in cui esse abbiano subito danni e rotture.
Gli specialisti che si occupano di queste procedure sono esperti della struttura delle lamine ungueali e del loro inserimento sulle falangi, oltre che di tutti gli aspetti anatomici e fisiologici delle unghie.
Simili trattamenti servono per mantenere le unghie sane, per preservarne l’aspetto estetico e per migliorarne la crescita, tenendo conto che il loro ciclo biologico comprende varie fasi.
La professione di onicotecnica consente di effettuare i seguenti interventi:
- Manicure.
- Pedicure.
- Nail-art.
- Ricostruzione unghie.
- Applicazione di smalti semipermanenti.
La tecnica ricostruttiva delle unghie è nata intorno agli anni ’60 a Hollywood, in quanto le attrici dovevano sempre avere una perfetta manicure, anche in caso di rotture o sfaldature delle unghie.
Da allora le procedure si sono progressivamente perfezionate, fino ad arrivare alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte, tipiche della Nail-Art.
L’impiego terapeutico dell’onicotecnica è indicato per quelle persone che hanno il vizio di mangiarsi le unghie (onicofagia), un’abitudine compulsiva che, dopo un certo tempo, può provocare conseguenze piuttosto serie.
Infatti si genera una deformazione del letto ungueale, un ispessimento dell’eponichio e la pelle che circonda l’unghia (banda epidermica) tende a sanguinare abbondantemente.
Approfondimenti:
Chi è l’onicotecnica
L’onicotecnica è una specialista della ricostruzione delle unghie che ha acquisito specifiche competenze per intervenire in maniera specialistica.
Grazie a nozioni tecniche e soprattutto allo studio dell’anatomia delle unghie, questa professionista è in grado di riconoscere eventuali patologie delle lamine e di intervenire per curarle nel modo più opportuno.
Seguendo specifici protocolli riesce inoltre a ricostruire e decorare le lamine risanate, allo scopo di migliorare visibilmente anche l’aspetto estetico delle mani.
Per poter svolgere questa professione, l’onicotecnica deve avere frequentato corsi di formazione impostati su nozioni anatomiche e fisiologiche delle unghie, oltre che su loro eventuali disturbi.
Attualmente la nail-art è una tecnica estremamente diffusa che spesso porta le donne a non scegliere attentamente una professionista competente.
Infatti in molti casi ci si affida a persone inadeguate.
Per ottenere risultati soddisfacenti invece è fondamentale affidarsi a mani esperte e servirsi di prodotti rispondenti a elevati requisiti qualitativi, dato che le unghie possono sviluppare numerosi problemi endogeni qualora vengano trattate in modo inadeguato.
Che cosa fa l’onicotecnica
L’onicotecnica si occupa innanzi tutto della salute delle unghie per cui dapprima svolge un’attenta analisi della struttura delle lamine e delle strutture epidermiche circostanti.
Questa professionista, che opera con strumentazione sterilizzata e in ambiente protetto (per evitare contaminazioni alle unghie), inizialmente sottopone le unghie a un approfondito esame visivo, per rendersi conto dei problemi esistenti.
Il presupposto indispensabile per qualsiasi ricostruzione è che l’unghia sia sana, dato che altrimenti nessun trattamento potrebbe avere effetto.
Se le lamine sono sane e non presentano nessuna anomalia fisiologica, l’esperta può quindi procedere con le operazioni ricostruttive.
Quali sono le mansioni dell’onicotecnica
Le mani e i piedi sono le parti più utilizzate del corpo e, proprio per questo motivo, richiedono una particolare attenzione per mantenerle sempre al top.
Il danneggiamento estetico delle unghie spesso è indicativo di problemi fisici, come l’insorgenza di micosi, il distaccamento laminale oppure la carenza di calcio (responsabile della fragilità).
La struttura cheratinosa che compone le lamine deve infatti essere rispettata al massimo, in quanto si tratta della parte vitale dell’unghia stessa.
L’onicotecnica deve quindi eliminare la causa della degenerazione e provvedere alla ricostituzione delle parti deteriorate.
L’applicazione delle lamine artificiali rappresenta l’ultimo step dell’intero processo ricostruttivo.
Simili dispositivi svolgono infatti non soltanto un ruolo estetico, ma anche protettivo, dato che preservano l’unghia da eventuali aggressioni esterne di tipo chimico (contatto con sostanze aggressive) oppure fisico (urti e rotture).
Perché rivolgersi a questa professionista
Rivolgersi a un’onicotecnica significa affidarsi a una specialista che si prende cura delle unghie eliminando disturbi delle lamine e della base epidermica, asportando le cuticole, sagomando la forma delle lamine seguendo la linea anatomica delle dita.
Questa professionista inoltre interviene applicando tutti i trattamenti necessari per idratare e nutrire la pelle circostante, praticando specifici massaggi che contribuiscono a migliorare la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti. Tra le sue competenze c’é anche quella di rinforzare strutture fragili, mediante l’applicazione di lamine artificiali protettive, utili anche dal punto di vista estetico.
I risultati finali sono eccellenti poiché una manicure di questo genere, oltre ad essere più durevole rispetto a quelle tradizionali, consente di migliorare le funzioni delle unghie, rendendole inoltre molto più resistenti. Come conseguenza il benessere delle mani è assicurato e l’applicazione di smalti e gel mostra una resa imparagonabile con i normali interventi estetici.
Come sceglierla
È importante non confondere la figura dell’estetista con quella dell’onicotecnica, in quanto la prima non possiede le competenze per intervenire a livello salutistico sulle lamine ungueali.
Pertanto è necessario che, chi è intenzionato a sottoporsi a un trattamento curativo (oltre che di bellezza), faccia riferimento a professionisti diplomati presso apposite scuole di formazione che sono tenute a rilasciare un attestato professionale.
Sarebbe sempre consigliabile effettuare un intervento di ricostruzione delle lamine rivolgendosi a personale specializzato in quanto intervenire in maniera inadeguate sulle unghie comporta parecchi rischi.
Pertanto prima di sottoporsi a trattamenti del genere sarebbe necessario informarsi sulle specifiche competenze dell’onicotecnica, evitando procedure approssimative che potrebbero causare notevoli problemi.
Se ad esempio un’unghia artificiale viene applicata su una lamina non sana, generalmente si sviluppano micosi intra-ungueali che ne provocano il distacco spesso accompagnato da dolore.
Il ruolo dell’onicotecnica in Italia
In Italia non esiste ancora una specifica normativa riguardo alla professione dell’onicotecnica che quindi può svolgere questo lavoro anche senza le dovute qualifiche.
Questa professione, che deve ancora essere riconosciuta ufficialmente, prevede tuttavia la possibilità di frequentare corsi di formazione in grado di fornire tutti gli strumenti necessari per svolgere al meglio i trattamenti.
Il mestiere del tecnico delle unghie prevede due aspetti principali, da un lato l’applicazione di unghie artificiali e d’altro lato la correzione di difetti fisio-patologici del letto ungueale.
L’onicotecnica non è una figura medica, ma piuttosto sanitaria, che si occupa di aspetti salutistici ed estetici delle unghie.
La regolamentazione di questa professione è di competenza delle singole regioni ed è disciplinata dalla Legge 1/1990 e 542/1992, secondo cui esiste una netta separazione tra la ricostruzione delle unghie (effettuabile appunto soltanto dall’onicotecnica) e applicazione di unghie artificiali con annessa decorazione (che può invece essere fatta dall’estetista).