Autoclavi e sterilizzatori
Lo sterilizzatore estetica utilizza il principio del calore, mentre le autoclavi quello del vapore saturo e del rapporto pressione temperatura. Entrambi i metodi di sterilizzazione sono molto validi.
Per i centri estetici, ma anche per le spa e per il parrucchiere è indispensabile effettuare operazioni di sterilizzazione. Sterilizzare gli strumenti di lavoro è importante e raccomandabile dopo ogni trattamento. In questo modo ci si assicura di aver eliminato tutti i microorganismi presenti sugli attrezzi.
Sul mercato troverete diverse tipologie di sterilizzatori e autoclavi, tra le più consigliate ed innovative vi è sicuramente la classe B.
Per le autoclavi esistono infatti diverse classi, ma la classe B è il massimo della tecnologia attualmente disponibile per la sterilizzazione. Qualsiasi sia il metodo e lo strumento scelto, in campo estetico la corretta sterilizzazione è fondamentale!
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Come funziona lo sterilizzatore estetica
L'autoclave estetica è un apparecchio progettato per sterilizzare strumenti chirurgici, dentistici e cosmetici, con la finalità di eliminare completamente tutti i microrganismi patogeni presenti sulla loro superficie.
Nei centri estetici la sterilizzazione tramite autoclave è una procedura necessaria per garantire:
- Il massimo livello di sicurezza.
Resa possibile dal mantenimento di elevati valori termici e pressori all'interno della macchina.
Di conseguenza tutti i germi depositati sugli strumenti vengono subito uccisi e offrono quindi un'assoluta protezione a chi si sottopone ai trattamenti.
L'autoclave estetica è costituita da un serbatoio sigillato ermeticamente dentro al quale si inseriscono gli oggetti da sterilizzare. Dopo la chiusura dello sportello, rimangono a contatto con una temperatura molto alta e con un'altrettanto elevata pressione.
Classi dello sterilizzatore estetica
- Classe N
Garantisce le prestazioni di minore livello e che viene impiegata come unità ausiliaria.
- Classe S
Sterilizza con un'efficienza di grado medio e si utilizza su strumenti solidi in quanto le sue performance si adeguano perfettamente a queste esigenze.
- Classe B
Sono autoclavi mediche, in grado di sterilizzare tutti i tipi di strumenti per cui si può ricorrere a prototipi di classe S oppure di classe B.
A cosa serve l'autoclave per il centro estetico?
L'autoclave estetica è un recipiente a pressione e a tenuta stagna destinato a sterilizzare strumenti destinati ad entrare in contatto con il corpo umano.
D'altra parte, l'impiego di dispositivi non sterilizzati che potrebbero trasmettere batteri, virus e spore fungine all'organismo umano è vietato.
La sterilizzazione degli strumenti estetici è obbligatoria e deve seguire un preciso protocollo finalizzato a debellare qualsiasi agente patogeno su pinzette, lame e qualsiasi oggetto utilizzato durante i trattamenti.
L'autoclave per parrucchieri è quindi necessaria per ridurre il rischio biologico collegato alle tipiche attività dei saloni di bellezza. Procedure di manicure e pedicure possono causare piccole lesioni e infezioni cutanee sia per l'operatore che per il cliente.
Grazie all'associazione tra elevate temperature e pressioni molto alte gli oggetti subiscono una disinfezione completa e irreversibile, possibile soltanto in un ambiente sigillato come appunto l'autoclave.
Perché sia davvero efficace, un simile processo deve avvalersi di due supporti, che sono:
Mezzi fisici
Comprendenti il calore (secco oppure umido) e l'elevata pressione;
Mezzi chimici
Come i composti quaternari d'ammonio, l'ossido di etilene e la formalina. In autoclave l'effetto termico dipende da una temperatura di oltre 120 gradi, che deve essere erogata per circa 20 minuti (il tempo medio di ogni trattamento).
Come sterilizzare gli attrezzi estetici
Presso i centri estetici è obbligatorio (secondo le normative di Legge 1/90) sterilizzare tutti gli strumenti che non appartengono alla categoria monouso estetica e quelli taglienti per manicure e pedicure in acciaio.
Gli obiettivi da raggiungere sono da un lato tutelare il benessere di operatori e clienti e d'altro lato garantire eccellenti standard igienici.
Sono previste le seguenti fasi operative di sterilizzazione:
Fase 1: decontaminazione
Prevede una disinfezione a freddo finalizzata ad abbattere la carica microbica e portare gli strumenti a un grado di sicurezza preliminare. Questa decontaminazione si esegue immergendo lo strumento in una soluzione liquida con potere purificante e germicida, a cui fa seguito un attento risciacquo in acqua distillata.
Fase 2: detersione con ultrasuoni
Sfrutta il potere disinfettante delle onde sonore ad elevata frequenza che si distribuiscono attraverso il liquido in cui sono immersi gli attrezzi lavati ma anche spazi e zone concave degli oggetti.
Fase 3: confezionamento
Prevede di imbustare gli strumenti, confezionati in appositi contenitori e quindi isolati fisicamente dall'ambiente, che potrebbe ricontaminarli.
Fase 4: sterilizzazione in autoclave
Avviene tramite una procedura termica a 120 gradi che genera un vapore acqueo saturo ad altissimo potere sterilizzante, combinato all'elevata pressione generata all'interno del contenitore sigillato ermeticamente.
Questa quarta fase si realizza attraverso 4 step successivi, che sono:
Generazione del vuoto
Mediante eliminazione dell'aria atmosferica che viene pompata all'esterno e sostituita dal vapore acqueo saturo sotto pressione.
Riscaldamento
Che si verifica dopo la chiusura della valvola e che presuppone il raggiungimento di un valore termico superiore a 120 gradi.
Sterilizzazione
Che ha una durata compresa tra 15 e 20 minuti a 121 gradi centigradi in condizioni standard. Nei casi di maggiore contaminazione la temperatura raggiunge fino a 132-134gradi centigradi e il tempo aumenta a 30 minuti.
Raffreddamento
Che è la fase conclusiva della procedura e che richiede tempistiche variabili.
Come funziona lo sterilizzatore estetico
Lo sterilizzatore estetica funziona sfruttando il potere germicida del vapore acqueo saturo posto sotto pressione e la capacità sigillante dello sterilizzatore professionale.
Dopo aver igienizzato gli strumenti con metodi standardizzati bisogna introdurli in apposite buste corredate di indicatori chimici della temperatura, che cambiano colore al raggiungimento delle condizioni termiche ideali.
Questi involucri vanno poi posizionati sui vassoi alloggiati dentro all'autoclave che, dopo la chiusura dello sportello, incomincia ad emettere vapore acqueo sotto pressione.
Nei centri estetici sono funzionanti varie tipologie di autoclave estetica, con capienze da:
- 6 litri.
- 8 litri.
- 12 litri.
- 18 litri.
Il loro meccanismo d'azione si basa sull'impiego di vapore acqueo saturo che viene emesso quando si raggiunge l'equilibrio statico tra temperatura e pressione. Questo vapore, che raggiunge condizioni termiche fino a 135 gradi, deve essere diffuso uniformemente mediante speciali bocchettoni orientati verso il vassoio porta-oggetti.